Arrivo all’aeroporto internazionale di Baku, Heydar Aliyev Airport. Incontro con il nostro rappresentante locale e trasferimento in hotel. Baku è la capitale e la città più grande dell’Azerbaijan, nonché la città più grande che si affaccia sul Mar Caspio (il lago salato più grande del mondo) e della regione del Caucaso. È un grande centro scientifico, culturale ed industriale. Fu menzionato per la prima volta nel Libro dei Morti dal faraone egiziano Minesan nel 3.500 a.C. L’antica era di Baku è anche testimoniata da sculture in pietra risalenti a 12.000 anni fa e scavi archeologici. Pernottamento a Baku.
Colazione. Le visite inizieranno con Martyr’s Alley, situato sulle pendici più alte della parte ovest della città. Questo è il posto migliore per una vista panoramica della città e della Baia di Baku. Entreremo poi nel centro storico di Baku, chiamato “Icheri Sheher”. Vedremo i punti salienti di Icheri Sheher tra cui: il Palazzo degli Shirvans, esempio più eclatante delle strutture del palazzo medievale in Azerbaijan, risalente alla metà del XV secolo e Patrimonio dell’UNESCO, costruito a due piani e di forma irregolare per fornire una migliore illuminazione all’interno, ultima residenza dei sovrani dello stato di Shirvan; la Maiden’s Tower o Torre della Vergine sulla cui storia e funzione ci sono diverse versioni, appare come un’antica fortezza a otto piani costruita originariamente come un faro, non ha analoghi in tutto l’Oriente ed è considerata il simbolo “non ufficiale” di Baku. Molto interessante la vista dell’intera baia di Baku che si apre dalla cima della torre. Partenza in direzione della penisola di Absheron per raggiungere l’antico tempio zoroastriano Ateshgah. Si trova a circa 30 km dal centro di Baku, nel sobborgo di Surakhany. Durante il trasferimento la guida vi spiegherà i fenomeni naturali unici presenti nel paese, come le fiamme naturali spontanee che fuoriescono dal terreno. La storia di Atashgah risale al tempo dei Sassanidi, quando il Zoroastrismo era la religione principale in questa regione. Durante l’invasione del califfato arabo alcuni degli adoratori del fuoco non accettarono l’Islam e alla fine furono costretti a tornare in India, dove la storia della religione del fuoco continuò. Una parte della popolazione del Caucaso rimase adoratori di fuoco anche dopo l’introduzione dell’Islam. Ad oggi esistono ancora adoratori del Sacro Fuoco soprattutto in Iran ed India. Dopo aver visitato il tempio, andremo allo Yanar Dag, non lontano dal tempio Surakhani. È certamente uno dei siti turistici più unici e particolari presenti in Azerbaijian: la “fiamma eterna”. Si tratta di una collina dal cui pendio esce gas naturale che brucia a contatto con la roccia e con l’aria, dando luogo a fiamme perenni che salgono dal terreno. Secondo una leggenda, la fiamma di Yanar Dag fu notata solo quando accidentalmente illuminata da un pastore negli anni ’50. Anche Marco Polo avvistò questi fenomeni, mentre era di passaggio qui, lungo la Via della Seta e ne riportò notizia nei suoi scritti. Rientrando a Baku, vedremo la Torre Quadrangolare, nel villaggio di Mardakan. Arrivo a Baku. Pernottamento in hotel.
Dopo la colazione, lasceremo Baku per iniziare ad attraversare splendidi paesaggi sulla via per Shamakhi. Sulla strada da Shamakhi a Baku c’è il villaggio di Maraza noto per un suo singolare monumento: si tratta di una moschea a mausoleo del XV secolo chiamata Diri-Baba, situata di fronte al vecchio cimitero. All’arrivo a Shamakhi visiteremo la storica Moschea di Juma (ricostruita nel XIX secolo). Questa è la più grande ed antica moschea dell’Azerbaijan, Shamakhi Dzhuma, secondo la leggenda è stata costruita nell’VIII secolo quando Shamakhi fu scelta come residenza da un califfo arabo. Costruita quindi più di 1.200 anni fa, resta ancora oggi una delle più grandi strutture di culto del Caucaso. Visiteremo il mausoleo di Yeddi Gumbez o “Sette Cupole”, situata ai piedi della fortezza di Gulistan. Attraverseremo poi il Canyon del Girdimanchay per visitare Lahij, il luogo del V secolo ricco di valori storici ed architettonici. Lahij è un antico villaggio con affascinanti marciapiedi in pietra. Famoso per l’approvvigionamento idrico medievale e per i sistemi fognari, per le officine tradizionali che producono gioielli, oggetti in rame, tappeti, ceramiche, pugnali ed utensili in ferro (ATTENZIONE: l’escursione a Lahij è soggetta alle condizioni meteorologiche). Arrivo a Sheki, sistemazione in hotel e pernottamento.
Dopo la colazione, al mattino visiteremo il Palazzo Sheki Khan, la cui bellezza stupisce per i suoi magnifici interni ed esterni. La facciata del palazzo è riccamente dipinta con disegni aneddotici che raffigurano scene di caccia e di guerra, nonché intricati motivi geometrici. Al centro si trova un’enorme vetrata a mosaico fatta di vetri multicolore (sono stati utilizzati fino a 5.000 pezzi di vetro per un metro quadrato!). Altre finestre più piccole del palazzo sono anch’esse fatte di pezzi di vetro colorato e ricoperte da reticoli in pietra a vista. Il materiale di base per la costruzione del palazzo era mattoni grezzi, pietre di fiume, platani e querce. Il fatto più sorprendente resta che non è stato utilizzato un solo chiodo o una goccia di colla per la costruzione! Il Palazzo si compone di 6 camere, 4 corridoi e 2 balconi a specchio. Tutte le finestre e le porte del palazzo furono abilmente assemblate con pezzi di legno e vetro colorato proveniente da Venezia. Quindi la luce che entra nel palazzo creando un bellissimo e continuo effetto arcobaleno: rosso, giallo, blu, verde. Visiteremo anche un Caravanserraglio del XVIII. Quindi proseguiremo in campagna verso il villaggio di Kish con la chiesa più antica del Caucaso risalente al primo secolo e faremo una passeggiata nelle colline circostanti del Caucaso. Rientro e pernottamento a Sheki.
Colazione in hotel. Questa mattina visiteremo un bellissimo angolo di natura a Sheki. L’area di 6 ettari ci permetterà di trovare diversi tipi di bacche, agrumi, meli e viti. Ci sono molti tipi di anatre, galline, cigni, fagiani e con un pò di fortuna di potrebbe avvistare anche qualche gazzella. La gazzella era oggetto di caccia durante l’età della pietra. Ai giorni nostri sfortunatamente, il loro numero è diminuito drasticamente e ora sono ascritte nella “Lista rossa” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Lasceremo quindi Sheki, per andare a Ganja. Ganja è la seconda città dell’Azerbaijan con più di un milione di abitanti. Luogo di nascita del grande poeta azero Nizami Ganjavi che ha dato il contributo inestimabile alla storia non solo della letteratura azera ma mondiale. Nizami Ganjevi nacque a Ganja nel 1141. Era una delle persone più colte del tempo. Visiteremo la moschea Shah Abbas del XVII secolo, il Javadkhan Mousaleum (XIX secolo), la chiesa ortodossa (1815), il Nizami Mousaleum e la “Bottle House”, icona locale di Ganja decorata con 50.000 bottiglie di vetro. Pernottamento a Ganja.
Dopo la colazione lasceremo Ganja per rientrare verso Baku. Lungo il rientro visiteremo il Museo dei Petroglifi, anche chiamato Gobustan, luogo montuoso nel sud-est della cresta del Caucaso Maggiore situato a 60 km da Baku. Ci sono migliaia di pitture rupestri risalenti all’età della pietra che rappresentano scene di caccia, animali, persone e navi, nonché graffiti lasciati dall’esercito di Alessandro Magno e dai legionari romani. Nel 2007 Gobustan è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Arrivo a Baku. Sistemazione in hotel a pernottamento.
Dopo la colazione rilascio della camera e trasferimento a Lankaran. In viaggio verso Lankaran, visiteremo una delle principali attrazioni di Salyan, il Parco Nazionale di Shirvan, creato nel 2003 da una riserva naturale esistente sin dal 1969. Copre un territorio di 55 ettari e fu fondato per preservare il territorio flora e fauna, in particolare le gazzelle ormai tra le specie a rischio. Nella riserva ci sono anche 34 specie di uccelli, 14 delle elencate nel Libro Rosso delle specie a rischio di estinzione. Dopo aver visitato lo Shirvan National Park continueremo il nostro viaggio verso Lankaran. Lankaran è un paradiso subtropicale. Si trova nel sud-est dell’Azerbaijian prossimo al confine con l’Iran. Ad est la città è bagnata dalle acque del Mar Caspio. La natura del Lankaran combina armoniosamente cime di alta montagna, pianure fertili e coste di ciottoli. Visita di una famiglia locale per conoscere le abitudini e le tradizioni della gente del Talysh a Lankaran. Più tardi, escursione ad una piantagione di thè e partecipazione alla locale Cerimonia del Thè. Pernottamento a Lankaran.
Colazione in hotel. Partenza per Astara. Qui visiteremo Yanar Bulaq (letteralmente “Acqua che brucia”) è un fenomeno del fuoco ad Astara che consiste in un tubo metallico in un piccolo padiglione attraverso il quale gorgoglia l’acqua. Non sembra niente di insolito, ma accendendo un fiammifero e sfiorando l’acqua, questa prende fuoco! Ciò si verifica a causa dell’alto contenuto di metano presente dell’acqua. La gente del posto crede che l’acqua della sorgente abbia proprietà curative e spesso prende da bere mentre la fiamma è accesa. Rientro a Baku e pernottamento.
Colazione in hotel. In mattinata visita al Centro Culturale Heydar Aliyev (ATTENZIONE: chiuso il lunedì). Progettato come una struttura complessa che comprende l’auditorium (centro congressi), un museo, sale espositive ed uffici amministrativi. Il progetto del centro è stato realizzato dalla vincitrice del premio Pritzker e del Premio Stirling, architetto riconosciuto a livello internazionale Zaha Hadid (defunta nel 2016), autrice tra le altre opere anche del Maxxi a Roma. Dopo la visita, tempo libero a disposizione. Pernottamento in hotel.
Dopo la colazione rilascio della camera. Tempo libero a disposizione fino al trasferimento in aeroporto in coincidenza con i voli prenotati. Termine dei nostri servizi.